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We are in Puglia: la bellezza del territorio mostrata in auto d’epoca
02.10.2024
"Ruote nella Storia" 2024 a Nardò: la bellezza del territorio mostrata in auto d’epoca
Ha mantenuto la sua promessa, quella di tornare e regalare nuove emozioni "Ruote nella Storia", il viaggio nei luoghi più belli d’Italia, che ha fatto tappa a Nardò e nella marina di Santa Caterina con sessanta, incantevoli auto d’epoca. La bellezza del territorio "mostrata" a bordo delle auto più belle della storia è il segreto del successo della manifestazione, ogni anno sempre più coinvolgente ed è l’evento perfetto capace di coniugare la storia dell’automobilismo con la bellezza, la cultura, l’arte e la storia dei luoghi che ospitano l’evento. Per due giorni il castello della cittadina si è trasformato nella dimora perfetta per ospitare il format nazionale che attraversa lo Stivale con l’associazione "Borghi più Belli d’Italia" (rete di Comuni all’interno della Consulta del Turismo dell’ANCI istituita per valorizzare e promuovere il patrimonio di storia, arte e cultura dei piccoli centri italiani). Già il programma inaugurale di sabato, con la piantumazione dell’albero d’Italia avvenuta nel giardino botanico adiacente al castello, alla presenza delle autorità, ha catturato l’attenzione di molti curiosi, che hanno assistito alla presentazione alla comunità dell’arbusto sempreverde donato da CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e piantato nel terreno corredato da una targa con la descrizione delle caratteristiche della pianta, un esemplare di 2metri e 30 di corbezzolo (Arbutus unedo) tipico della Macchia mediterranea. Il direttore della CIA Area Salento Antonella Longo ha sottolineato la valenza della diffusione di questa "cultivar", tipica della macchia mediterranea e diffusa nei Paesi del Mediterraneo occidentale, in un momento storico che "attenziona" altre tipologie arboree come l’ulivo e la palma. Il corbezzolo ora si aggiunge alla grande varietà vegetativa già presente. L’orto botanico ottocentesco è infatti di grande pregio storico e naturalistico, tra i più antichi del Salento. Vanta una vegetazione molto varia composta da piante tropicali come palme, agave, jucche, cameropi; alcune dei climi freddi come felci, abeti, araucarie, camelie arboree, rododendri ed anche piante tipiche dei climi temperati come rose, cactus e gelsomini. Sempre all’interno del giardino botanico è stato aperto il mercatino "Sapori del Salento", curato da CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e GAL Terra d’Arneo, con l’esposizione di prodotti tipici come olio, vino e pasta con grai speciali, e la possibilità di degustazione, per tutta la durata dell’evento. In serata, in un partecipato incontro pubblico tenutosi nell’elegante cortile interno del castello dal tema "Tutela del patrimonio automobilistico storico e valorizzazione del territorio locale" hanno preso parte relatori illustri e autorità istituzionali come il vicepresidente della Commissione Trasporti in Parlamento On. Andrea Caroppo, l’assessore all’innovazione e allo sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, il sindaco di Nardò Pippi Mellone e l’assessore al turismo Giuseppe Alemanno, nel corso del quale è stata focalizzata l’attenzione sull’importanza della valorizzazione e promozione del territorio.
L’appuntamento in terra di Puglia, molto atteso da appassionati e cultori, ma anche da tanti curiosi, è un evento cofinanziato da Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione POC Puglia 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8., ed è organizzat0 dall’Automobile Club Lecce con la collaborazione di SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e GAL Terra d’Arneo.
A bordo di sessanta auto d’epoca alla scoperta di Nardò, ridente ed importante cittadina del Salento, la seconda per estensione territoriale e per popolazione dopo il capoluogo: "Ruote nella Storia", il viaggio nei luoghi più belli d’Italia ideato da Automobile Club d’Italia e da ACI Storico, nella seconda giornata ha mostrato tutta la bellezza del centro storico e della sua marina Santa Caterina.
Ad accogliere i partecipanti, il castello, con il suo ampio scalone ornamentale affiancato dalle due rampe laterali. Un "palco" naturale che ha radunato i partecipanti ed ha catalizzato l’attenzione di un numeroso pubblico. Nel giardino botanico è stata allestita una ricca colazione con un buffet di dolci tipici dell’area neretina, ad iniziare dal più amato pasticciotto. In un singolare percorso nei pressi delle bellezze storiche e monumentali del centro storico di Nardò, da piazza Cesare Battisti verso piazza Salandra, fino al largo del vescovado si è perfettamente integrata con il contesto storico e ed architettonico una singolare "esposizione diffusa" delle auto e dei veicoli storici. I partecipanti hanno vitsitato il centro storico, ricco di architettura barocca, accompagnati da guide turistiche professioniste operanti nell’Info Point turistico del paese situato nell’antico Sedile. Tra i monumenti più importanti, oltre al castello, figurano la cattedrale di Santa Maria Assunta che sorge sul luogo dove fu fondata l’antica chiesa basiliana di Sancta Maria de Nerito, ad opera di alcuni monaci orientali che nel VII secolo sfuggirono alle persecuzioni iconoclaste, la chiesa di San Domenico, realizzata per l’ordine domenicano tra il 1580 e il 1594 da Giovanni Maria Tarantino e Tommaso Ricci, la Torre dell’Orologio in Piazza Salandra, la chiesa di San Giuseppe e la "Fontana del Toro", simbolo di Nardò. Il corteo si è diretto verso il lungomare di Santa Caterina dove si è svolta una prova di regolarità attraversando la strada delle "Cenate" che da Nardò porta verso la costa fino a Santa Caterina. La "strada del podestà", quella che risale le serre e porta in un grande viale alberato dove fra recinzioni e cancellate si affacciano alcune tra le più belle ville fin de sìecle del Sud Italia.
Il nome deriverebbe, secondo la tradizione, da un tipo particolare d’uva coltivata un tempo nella zona. Ma la particolarità e la bellezza di questa strada non risiedono nelle colture, bensì nel fatto che qui nobili e ricchi borghesi fecero a gara per edificare le più belle dimore residenziali in un crescendo di stili sempre più innovativi e sontuosi, come Villa Personè e Villa Venturi. Arrivati a Santa Caterina, vela blu d’Italia "presidiata" storicamente due torri d’avvistamento del XVI secolo a pianta quadrata (Torre Santa Caterina e Torre dell’Alto) poste in posizione sopraelevata rispetto al mare, fatte costruire dagli spagnoli per contrastare le incursioni ottomane. Prima di recarsi nella località del pranzo conviviale, subito dopo la prova di regolarità è stato fissato un "controllo a timbro" a Santa Maria al Bagno, la migliore occasione per far scoprire ai partecipanti la meraviglia e la storia delle "Quattro Colonne", nome che attualmente viene dato alle quattro torrette angolari superstiti, in realtà erano un’unica costruzione molto fortificata costruita alla fine del ’500 per proteggere dai predoni del mare la vicina sorgente di acqua dolce. In origine il nome era Torre del Fiume, proprio per la presenza della sorgente. Dopo il parziale crollo della struttura, nel secondo dopoguerra la struttura interna fu svuotata ed usata per altri scopi, dapprima si insediò un albergo ristorante con palco e pista da ballo, il rinomato "Quattro Colonne Dancing". Negli anni ’60 il luogo è stato il punto di riferimento del Jet set salentino e pugliese e si sono esibiti artisti di fama internazionale Domenico Modugno, Claudio Villa, Ray Charles, Celentano, Massimo Ranieri, Santo & Jhonny, Bobby Solo, Little Tony, I Platters ed altri, attualmente continua ad essere location di una sala ricevimenti.
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